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Tre giorni dopo il matrimonio, per iniziare veramente in bellezza la loro nuova vita insieme, partono per il viaggio di nozze che Marco, non essendo esperto in materia, lascia organizzare a Sara.

Lei decide di iniziare il percorso da Firenze.

 Ma perché Sara decise proprio di iniziare il loro viaggio da Firenze?

E’ letteralmente innamorata di quella magnifica città, ed è sicura che, nonostante Marco non ci sia mai stato,ne avrebbe potuto osservarne ,con gran piacere,la bellezza medievale ed i suoi tesori d’arte .

Lei adora il suo lavoro, ama spiegare alle persone la storia delle città, ama far scoprire tutta quella magia che questa città medievale nasconde.

È la mattina del 4 agosto; Marco e Sara, entusiasti, si recano all’aeroporto.

E’ il loro primo viaggio da sposati.

Aspettano l’aereo che da Roma li porterà a Pisa.

Lei è impaziente di partire perché vuole godersi la luna di miele con suo marito, dopo tanto stress accumulato durante i preparativi prematrimoniali.

Alle ore 8.00, finalmente si imbarcano, fanno il check-in e decollano.

Alle ore 9.00 arrivano all’aeroporto “Galileo Galilei” di Pisa e così si affrettano alla ricerca di un taxi che li porta alla stazione ferroviaria centrale di Pisa per prendere il treno delle ore 11.00 diretto alla tanto desiderata Firenze.

Appena giunti alla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella, Marco scende dal treno rimane subito  colpito dalla bellezza di questa meravigliosa città.

Si dirigono, poi , all’Hotel Minerva, situato vicino la Piazza di Santa Maria Novella. Dopo essersi sistemati in Hotel, si godono  una bella  passeggiata per gli incantevoli viali di Firenze.

Prendono Via Cavour n°5, ed eccoli arrivati alla chiesa di Santa Maria Maggiore.

Si tratta di una delle più antiche chiese cittadine e una delle prime dedicate alla Madonna.

Sara la guarda incantata come la prima volta quando fece da guida ad un gruppo di studenti liceali provenienti da Genova.

Marco le mette il braccio intorno alle spalle e la stringe a sé.

 Fanno il giro esterno della Chiesa abbracciati.

Sara sorride; sono felicissimi:

<<Vedi amore,l'esterno è molto semplice, ha la copertura a fila retto di pietra sulla quale si aprono i portali sormontati da timpano. Guarda al centro, si apre un portale gotico, all'interno della quale si trova una statua della Madonna col Bambino.

Sai all’interno della chiesa è sepolto Brunetto Latini; la sua lapide ricorda l'incontro ultraterreno dantesco con il nobile e letterato fiorentino, maestro del poeta.>> Marco ascolta attentamente le spiegazioni di Sara ed è felice di avere a fianco a sé una moglie così intelligente e preparata.

Sara dice a Marco: <<Sei stanco per oggi o vuoi che visitiamo qualche altro monumento?>>

 Marco:<<No amore, visitiamone un altro soltanto e poi andiamo a cenare all’hotel>>.

Quindi si incamminano e arrivano a Piazza san Giovanni dove si erge il bel Battistero.

Sara racconta a Marco: <<Qui il poeta fu battezzato e ci sono ben due lapidi dantesche, quella che ricorda la consacrazione del monumento nel 1059 e quella che testimonia dell'amore e del rimpianto di Dante per la sua Firenze da cui fu esiliato, con suo sommo dolore.>>

Marco sorride stupito e la bacia: <<Del battistero non mi dici niente?>>,

Sara: << Il Battistero è uno degli edifici più antichi della città e fu originariamente un tempio pagano; deve la sua fama soprattutto alle porte di bronzo dorate: quella a sud è opera di Pisano, ma la più celebre è quella che guarda in direzione del Duomo, che fu creata da Ghiberti >>.Sara rispose sorridendo sicura e soddisfatta.

Poi,siccome   è già tarda sera tornarono in hotel per cenare e decidono di trascorrere la serata in camera.

La mattina seguente,dopo aver fatto un’abbondante colazione in hotel, decidono di passare la giornata nel centro della città visto che hanno a disposizione solo quattro giorni per visitare Firenze.

Si incamminano e arrivano a Via de' Calzaiuoli che è piena di negozi e grandi magazzini.

 Questa via si chiamava un tempo Corso degli Adimari, con le sue celebri torri, al numero13 ed al numero 91R, appartenenti ad una delle più potenti famiglie fiorentine del XI secolo, la famiglia Adimari, per la quale il poeta non nutriva particolare simpatia.

La Torre del "Guardamorto" si affacciava su Piazza San Giovanni e la sua vista dava sull'antico cimitero che esisteva una volta sulla piazza, distrutta nel 1248 dai ghibellini e rimpiazzata nel 1352-58 dalla Loggia del Bigallo.

Alla sinistra di Via de' Calzaiuoli, all'angolo con Via delle Oche, una targa definisce e ricorda la loggia degli Adimari detta "La neghittosa" e al numero 15 della stessa via si trova una lapide di rimprovero di Dante alla famiglia Adimari, per la sua vigliaccheria.

 Membro di questa famiglia era Filippo Argenti, il cui nome gli derivava dalla superba e ostentata abitudine di far ferrare i cavalli, dipinto nella lapide di Corso 18 come ricco, potente, irascibile e poco virtuoso.

Sara, attratta dalle vetrine, si sofferma in tanti negozi dove acquista regali per parenti ed amici.

Finito lo shopping, Marco e Sara si ritrovano in Piazza della Signoria dove c’è un bel palazzo, appartenuto alla famiglia di Guido Cavalcanti, amico e sodale di Dante, come ricorda lo stemma incastonato su uno spigolo della costruzione ed una lapide in memoria di questa amicizia.

Sara :<<Marco questo è il Palazzo Vecchio di Firenze che fu commissionato nel 1299 ad Arnolfo di Cambio dal comune di Firenze per ospitare i Priori Maggiori. Rappresenta la migliore sintesi dell'architettura civile trecentesca cittadina ed uno dei palazzi civici più conosciuti nel mondo. Chiamato in origine "Palazzo dei Priori", divenne nel XV secolo "Palazzo della Signoria", dal nome dell'organismo principale della Repubblica fiorentina; nel 1540 divenne “Palazzo Ducale”, quando il duca Cosimo I de' Medici ne fece la sua residenza; infine, il nome Vecchio lo assunse nel 1565 quando la corte del Duca Cosimo si spostò nel "nuovo" Palazzo Pitti.  Dal 1865 al 1871 fu sede del Parlamento del Regno d'Italia, mentre oggi ospita il Sindaco di Firenze e vari uffici comunali. I neo sposini dopo che uscirono da Palazzo della Signoria percorsero via dei Cerchi che all'angolo, con via de' Cimatori,accoglie la Torre Galigai e la Torre dei Cerchi.>>

 Sara racconta a Marco,consultando un libro comprato in un negozio attrezzato di cartine, mappe e libri sulla storia della città,la storia di una nota famiglia fiorentina.

Sara ha dimenticato nei dettagli la storia della famiglia dei Cerchi e dei Galigai così inizia a leggere attentamente: <<La famiglia Cerchi a Firenze, nel 1200 divenne presto ricca con i commerci ma andò in rovina con le guerre combattute da Vieri, comandante dei feditori prima a Campaldino nel 1289, nelle cui fila combatteva anche il giovane Dante e poi nella guerra civile contro Corso Donati. La famiglia dei Galigai, invece è ricordata in un'altra lapide. Questi ultimi, furono creati cavalieri forse da Carlo Magno, ma in principio erano di umile origine, come infatti indica il nome che significa " conciatori di pelle".>>

Marco rimane sbigottito da questa storia e propone a Sara di andare sul Corso a ridosso della porta di San Piero,dove vivevano le famiglie più importanti come la famiglia Portinari,per intenderci quella della Beatrice dantesca e quella dei Donati, per saperne di più sulla vita di Dante.

Sara è così stupita dalla curiosità di suo marito che sembra  attratto dalla letteratura, architettura e filosofia.

E’ contenta di aver scoperto un lato positivo del carattere di suo marito ed è sempre più fiera di aver sposato un uomo come lui.

Sara:<< Sai amore, Dante si innamorò di una bella ragazza fiorentina di nome Beatrice Portinari, donna amata protagonista della Divina Commedia e a cui dedicò la raccolta di liriche Vita Nuova.  Beatrice è sepolta nella Chiesa di Santa Maria dei Cerchi, perciò ancora oggi meta di pellegrinaggio da parte di innamorati e appassionati di poesia che lasciano romantici biglietti indirizzati alla musa di Dante.

 Guarda sopra il Palazzo Portinari c’è una lapide che ricorda Beatrice, la cui famiglia ebbe tra i suoi importanti esponenti Folco Portinari ghibellino, esiliato e perseguitato che nel 1285 fondò l'Ospedale di San Matteo poi divenuto Santa Maria Nuova, e soprattutto padre di Beatrice che abitò in questa casa.>>

Il giorno seguente si recano alla casa-museo di Dante, Marco non l’ha mai visitata ma Sara invece c’è stata come guida turistica durante un viaggio d’istruzione organizzato dal Liceo Classico di Genova e iniziacosì a spiegare a Marco.

I giorni passano in fretta, l’ultima sera che trascorrono a Firenze Marco decide di portare Sara a Piazzale Michelangelo;ha voglia di godersi quella magnifica vista con lei.

E’ una serata molto romantica.

Il giorno dopo tornano a Roma e, nel tardo pomeriggio, salgono sul volo che li porta direttamente a Londra dove intendono passare il primo Ferragosto insieme.

Comincia così ,per entrambi,una nuova vita.

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